Le foreste più belle della Sardegna. Pantaleo-Santadi

La Sardegna è sicuramente mare, spiagge e relax. Ma per chi vuole un'avventura insolita il consiglio è quello di visitare le numerose foreste sparse per l'isola.
Ci viene in aiuto una guida pubblicata dalla Regione Sardegna (SardegnaForeste - le foreste demaniali) a cura dell'Ente Foreste Regionale.
La scelta è ampia. Le foreste demaniali sono 32, disseminate nelle varie provincie con prevalenza del nord dell'isola.
Tutte le foreste sono aperte al pubblico e visitabili percorrendo i sentieri autorizzati. Il visitatore può percorrere a piedi diversi itinerari, alcuni dei quali muniti di tabelle segnavia e pannelli informativi; in alcune foreste sono presenti interessanti sentieri didattici.

Il 26 ottobre 2012 nella struttura della Foresta Demaniale di Pantaleo-Santadi è previsto il simposio su Vitis Vinifera in Sardegna: dall'età dei nuraghi all'età romana (il programma completo può essere visionato a questo link).
A partire dalle 13.30 sono previsti visite al vigneto didattico sperimentale ed ai sentieri della foresta.


Come si raggiunge: La foresta è raggiungibile percorrendo per circa 8 km dal centro abitato di Santadi, la strada provinciale di collegamento con Capoterra. La caserma forestale è alle porte dell’immensa foresta, da qui si possono raggiungere le foreste di Gutturu Mannu, Is Cannoneris, Monti Nieddu e Piscinamanna.





Arborea. Sagra della polenta 2012


Anche la Sardegna ha il suo piatto tipico di polenta, tradizione tramandata fin dalla civiltà nuragica e poi romana, quando la produzione di grano conferì alla terra sarda l'appellativo di "granaio di Roma". La scoperta delle Americhe portò anche da noi il mais e la polenta assunse le caratteristiche che oggi conosciamo.
Ad Arborea il gustoso piatto sarà celebrato dal 19 al 21 ottobre con una sagra che quest'anno compie trent'anni. Dal 1982 la sagra è l'occasione per assaggiare la polenta in tutte le sue varianti "venete" e "friulane". Preparata con il “tocio” ovvero uno spezzatino la sugo, arrostita con la “luganega” tipica salsiccia veneta fatta alla brace, o meglio ancora se condita con soppressa e lardo di colonnata di Zevio. Ma più particolare di così non si può gustare, con radicchio trevigiano e pancetta saltata in padella alla Villorbese.

PROGRAMMA 
VENERDI 19 ottobre 
ORE 10:00 – 12:00 Presso sala Convegni dell’Hotel Ala Birdi (Horse Country) incontro con i ragazzi delle scuole di Arborea sul tema: Il canto corale nella tradizione: raccordo e dialogo tra cultura sarda e veneta Esibizione dei gruppi – Coro Pradevai DI San Fior (TV) – S. Cecilia di Arborea – Santu Atzei di Simaxis

DOMENICA 21 ottobre 
ORE 09:00 inizio vendita della polenta della Sagra c/o gli stand in Piazza Maria Ausiliatrice
ORE 12:30 Percorso gastronomico a base di polenta della Pro Loco presso zona Sagra ( menù: polenta morbida con pollo al sugo, polenta arrosto con pancetta e luganega, soppressa, formaggio della 3 A LATTE ARBOREA, mela di Zevio) FINO AD ESAURIMENTO DELLE SCORTE
ORE 16:00 inizio distribuzione Sagra della Polenta: a cura della Pro Loco di Arborea: · Polenta arrosto con luganega · Polenta morbida con tocio A cura del Comune di Zevio: · Polenta arrosto con soppressa e lardo di colonnata A cura della Polisportiva Catena di Villorba · Polenta morbida con radicchio trevigiano e pancetta saltata in padella alla Villorbese FINO AD ESAURIMENTO DELLE SCORTE
ORE 16:00 – 18:00 ESIBIZIONE DEI Cori: Pradevai di San Fior (TV) – S. Cecilia di Arborea – Santu Atzei di Simaxis ALTERNATI NEL PALCO NELLA PIAZZA CENTRALE
ORE 18:00 – 21:00 Serata musicale: Massimo Pitzalis e Cristina Fois in Concerto: MUSICA SARDA E NON SOLO
Per saperne di più visita il sito della pro-loco di Arborea

Cagliari. Tour dei misteri. Tre luoghi da visitare.

Ci sono luoghi, a Cagliari, sui quali circolano leggende antiche, sospese tra verità e mistero. Oggi vorrei proporre un mini - tour di tre tappe alla ricerca dei luoghi più enigmatici della città.



1. Viale Sant'Avendrace: il tesoro nella Grotta della Vipera. 
Si parte dalle pendici del colle Tuvixeddu, necropoli fenicio-punica tra le più grandi del mediterraneo. "Tuvixeddu" significa "colle dei piccoli fori", dal termine sardo tuvu per "cavità", dovuto proprio alla presenza delle numerose tombe scavate nella roccia calcarea.
Anche la Grotta della Vipera è stata scavata nella roccia circa duemila anni fa. Il suo nome deriva dalla decorazione che raffigura due serpenti, simbolo di passione e fedeltà coniugale. Secondo la leggenda la nobile romana Attilia Pomptilla offrì gli dei la propria vita per ottenere la guarigione del marito Lucio Cassio Filippo, malato di malaria. Egli in cambio dedicò alla moglie un mausoleo funebre (la grotta) sulle cui pareti si possono ancora leggere le iscrizioni in greco e latino.
Ma la leggenda popolare va oltre. Parla di un tesoro e di un insetto mortale "sa musca maceddsa". Nelle profondità della Grotta della Vipera sarebbero state sotterrate due casse: una conteneva il tesoro e l'altra le mosche seminatrici di morte.
Le ricerche del tesoro iniziarono nel 1641, quando due coniugi cagliaritani, Giovanni Satta e Marianna Lochi, ottennero l'autorizzazione del procuratore reale (ancora conservata nell'Archivio di Stato) a scavare la grotta. I documenti ufficiali finiscono qui ma i cagliaritani, sottovoce, parlarono a lungo del rinvenimento di un gran tesoro che venne diviso tra i poveri abitanti del borgo di Sant Vendres (San'Avendrace).
E fantasticarono sulla fortuna dei due coniugi nell'aprire la cassa giusta, lasciando a qualcun altro le mosche mortali.
Nel fondo della grotta, ancora oggi, sono presenti due cunicoli di cui non si conosce l’origine.


2. Via Sant'Efisio: le guarigioni miracolose della Grotta di Santa Restituta. 
A Cagliari, nel cuore del quartiere Stampace, esiste un luogo in cui i malati possono riacquistare miracolosamente la salute. O almeno così narra la leggenda. Questo luogo è la grotta di Santa Restituta, madre di Sant'Eusebio vescovo di Vercelli. La voce popolare racconta che Santa Restituta venne legata ad una colonna, dentro la grotta, e uccisa barbaramente durante le persecuzioni Diocleziane. L'eco del martirio si propagò nei secoli, il luogo assunse una luce tragica e misteriosa.
La cultura popolare, nel tempo, ha mescolato la tradizione cristiana con quella pagana, e la grotta è diventata un luogo di guarigione.
Nella Cagliari del primo ottocento la leggenda si mescola con la povertà e con le tragiche epidemie. I bambini malati di vaiolo, dopo esser stati condotti all'interno della camera con la colonna del martirio, dovevano rotolarsi vorticosamente per terra sollevando la polvere miracolosa che gli avrebbe liberati dalla malattia. Così la leggenda è stata tramandata sino ad oggi.
Noi, tra sapere e non sapere, durante la visita della grotta tratteniamo un pò di polvere tra le scarpe...

... e devono essere scarpe comode, possibilmente da trekking, se vogliamo arrivare alla nostra terza ed ultima tappa:
3. Colle di Sant'Elia. I fantasmi della Grotta dei Colombi.
Ci sono misteri, nella storia di Cagliari, che sembrano destinati a incuriosire sempre la fantasia popolare.
Uno di questi è il fantasma della  Grotta dei Colombi.
La grotta è situata alle pendici del colle Sant'Elia, nei pressi dell'insenatura di Cala Fighera. Accessibile solo via mare, era il luogo di caccia preferito dai bracconieri della zona perché nascondiglio di piccioni e colombi che, ancor oggi, nidificano all'interno in grande quantità.
Poi nella prima metà dell'Ottocento succede qualcosa, e la grotta diventa improvvisamente un luogo da evitare.

Tutto ha inizio qualche anno prima, tra il 1794 e il 1795. Un uomo di nome Dais viene riconosciuto colpevole di aver organizzato i tumulti popolari che portarono all'uccisione di due Cavalieri molto in vista, Gerolamo Pitzolo e Gavino Palliaccio.
La vendetta è tremenda. Il Dais viene torturato dai suoi nemici e, ancora vivo, abbandonato all'ingresso della grotta dei Colombi dove morirà dolorosamente. Ma la sua anima non può riposare in pace, come tutti coloro che muoiono di morte violenta. E allora diviene uno spettro nascosto tra le tenebre della grotta, dove ancora oggi diffonde il suo lugubre lamento spaventando gli incauti visitatori.

Il nostro tour finisce qui.
La Grotta dei Colombi è accessibile solo via mare, ed è uno dei luoghi più ventosi della Sella del Diavolo. Nei giorni di vento può capitare di sentire come un lamento provenire dalle acque, ma niente paura: è solo una leggenda (!).


Spiaggia Cala dell'Argentiera. Riviera del Corallo.


Cala dell’Argentiera è costituita da due spiagge: una più grande a nord, bordo strada, ed una più piccola a sud denominata Cala Onanu, caratterizzata dal fabbricato della Laveria, in legno, terminale dell'antico centro minerario oggi valorizzato come sito di archeologia industriale.
Come arrivare. Partendo da Sassari occorre imboccare la vecchia SS 291 per Alghero. Allo svincolo di Predda Niedda girare in direzione Bancali verso la frazione di Palmadula e poi seguire le indicazioni per l’Argentiera. Si arriva in circa mezz'ora.

La spiaggia è ben servita da bar e negozi ma non è particolarmente frequentata in alta stagione. La sabbia si presenta grigiastra e ciottolosa. Il fondale verde-azzurro è piuttosto profondo. L'insieme è molto suggestivo, selvaggio e naturale. Come quasi tutte le spiagge di questo tratto di costa è piuttosto raccolta e solitaria. Merita una visita il retrostante sitodi archeologia industriale, gestito dal Parco Geominarario della Sardegna.

La Riviera del Corallo è un tratto di costa della Sardegna nord-occidentale a sud della pianura della Nurra, dove è situata la città di Alghero. Così chiamata per la grande importanza del corallo rosso che nelle sue acque viene pescato e lavorato per farne gioielli ed ornamenti fin dai tempi dell'antica Roma. 
Si tratta di una regione turistica compresa tra i comuni di Alghero e Sassari, affacciata sul mar di Sardegna.

Spiaggia Lampianu. Riviera del Corallo.


La spiaggia di Lampianu è sita nel Comune di Sassari non distante da Rena Majori. E' più facile da raggiungere rispetto a quest'ultima, sebbene non molto ben segnalata.

Come arrivare. in auto percorrere la SS 131 con uscita Portotorres. Prima di arrivare a Porto Torres, si gira a sinistra direzione Stintino e si raggiunge la frazione di Pozzo San Nicola. Si prosegue per Palmadula e dopo aver percorso 5 km si svolta a destra per il Villaggio Nurra, proseguendo per circa 900 m., prima di lasciare la strada asfaltata svoltando a destra in una strada bianca fino alla scalinata che porta alla spiaggia.
La spiaggia è abbastanza spaziosa, solitaria e non molto frequentata anche in alta stagione. La sabbia è piuttosto grigia del tipo "a ciottoli". Il fondale è roccioso, profondo, di colore verde-blu. Sono presenti i servizi igienici e bar.

La Riviera del Corallo è un tratto di costa della Sardegna nord-occidentale a sud della pianura della Nurra, dove è situata la città di Alghero. Così chiamata per la grande importanza del corallo rosso che nelle sue acque viene pescato e lavorato per farne gioielli ed ornamenti fin dai tempi dell'antica Roma. 
Si tratta di una regione turistica compresa tra i comuni di Alghero e Sassari, affacciata sul mar di Sardegna.

Spiaggia di Rena Majori. Riviera del Corallo.

La spiaggia di Rena Majori appartiene al Comune di Sassari ed è situata a qualche chilometro dalla spiaggia di Lampianu. E' piuttosto difficile da raggiungere in quanto non ben segnalata.

Come arrivare. Da Sassari si esce in direzione di Portotorres sulla S.S. 131. Prima di arrivare a Porto Torres, si gira a sinistra per Stintino e si raggiunge la frazione di Pozzo San Nicola. Si prosegue per Palmadula e dopo aver percorso 5 km si svolta a destra per il Villaggio Nurra, proseguendo per circa 400 m., prima di lasciare la strada asfaltata svoltando a destra in una strada bianca, da percorrere sino a quando è possibile (circa 500/600 metri).
Per non alterare gli equilibri naturali (probabilmente) la strada di accesso è lasciata a se stessa, ripida e sconnessa, e può essere percorsa solo a piedi con un po' di attenzione, dopo aver lasciato la macchina nel minuscolo parcheggio all'inizio del sentiero.
La spiaggia non è molto grande, la sabbia si presenta bianca e ciottolosa. Il fondale verde-azzurro è coloratissimo, roccioso e piuttosto profondo. Non è molto frequentata a causa della difficoltà delle vie di accesso, quindi può rappresentare una esperienza originale rispetto alle più conosciute spiagge del circondario.

La Riviera del Corallo è un tratto di costa della Sardegna nord-occidentale a sud della pianura della Nurra, dove è situata la città di Alghero. Così chiamata per la grande importanza del corallo rosso che nelle sue acque viene pescato e lavorato per farne gioielli ed ornamenti fin dai tempi dell'antica Roma. 
Si tratta di una regione turistica compresa tra i comuni di Alghero e Sassari, affacciata sul mar di Sardegna.

Senis (OR). Tre escursioni a piedi da non perdere


Oggi ci dirigiamo verso Senis, un piccolo comune di poco più di 500 abitanti in provincia di Oristano.
Arriviamo in auto da Cagliari percorrendo la S.S. 131 - direzione Sassari - svoltando a destra in corrispondenza di Uras e poi "dritti" (si fa per dire) lungo la SS 442 per Ales. Comunque niente paura, basta impostare il navigatore satellitare è il gioco è fatto! (originale eh?!).
I tre percorsi che affronteremo sono legati agli straordinari aspetti paesaggistici del territorio, e ci porteranno fino al Flumini Imbessu, uno scenario d'acqua, di rocce e di boschi indimenticabile. Eccoli:

Noleggiare un'auto all'aeroporto di Cagliari. Quanto costa?

Se abbiamo deciso di visitare la Sardegna in auto senza rinunciare ad un volo low cost è d'obbligo, una volta atterrati, rivolgersi ad una compagnia di noleggio.
L'aeroporto di Cagliari - Elmas ne propone diverse, ospitate in un ampio spazio dell’area ‘arrivi’ sulla sinistra rispetto all’uscita della zona riservata. Oltre l'area arrivi, a circa 100 metri sulla destra, sono posizionati gli uffici ed il parco macchine di altre cinque compagnie di autonoleggio (Avis, Europcar, Hertz, Maggiore, Sixt).

Ma quanto costa al giorno noleggiare un'auto?
I prezzi variano in base al modello, agli optional ed alla compagnia. Abbiamo condotto un'indagine contattando direttamente le compagnie comparando i costi con quelli del sito Easy Terra.
Abbiamo ipotizzato un viaggio di una settimana nel mese di Ottobre, con ritiro e restituzione del mezzo all'aerostazione di Cagliari.
Per confrontare le tariffe abbiamo preso in considerazione due modelli classici di auto da viaggio:
- Fiat Panda: adatta a tutte le esigenze, economica ed abbastanza spaziosa per 4 passeggeri
- Ford Focus: più grande e rifinita, per chi vuole qualche comodità in più.

Ecco i risultati.
Per quanto riguarda il primo segmento, rappresentato dalla Panda, la compagnia più economica è risultata la Europcar, che per un modello 4 porte con aria condizionata e cambio manuale propone la tariffa di 20,14 euro al giorno. Seguono le altre compagnie: Avis con 21,76 euro al giorno e Hertz con 22,14 euro al giorno. La differenza tra la prima e le altre è di circa il 10%, che a conti fatti non è tantissimo (a meno che i giorni di permanenza non crescano notevolmente).
Per il segmento "C" cui appartiene la Focus la Hertz ha la tariffa migliore con 32,14 euro al giorno, segue Avis con 50,85 euro al giorno. Questo segmento è però molto "combattuto", nel senso che con modelli simili anche se un pò più vecchiotti (per esempio Thifty) si spuntano prezzi giornalieri intorno ai 35 euro.

Nel caso si volessero contattare direttamente le compagnie presenti all'aeroporto di Cagliari ecco i numeri:
A.M. Service, tel. 070240569, 3356954835
Auto Europa, tel. 070240101, 3486539051.
Autonoleggio Matta, tel. 070240050,
Autonoleggio Pinna, tel. 070240276, 3395396688,
Autonoleggio Pintauro, tel. 070240345, 3388472058.
Autonoleggio Ruvioli, tel. 070240323/2111046,
Dollar Thrifty, tel. 070212096, 3384312950,
Easy Car, tel. 070240806.
Euro Rent, tel 070240129,
Mida Rent, tel. 0702110271, 3493151087,
Sardinya, tel. 070240444,
Avis, tel 070240081, centro prenotazioni 06452108391,
Europcar, tel. 070240126, centro prenotazioni numero verde 800014410,
Hertz, tel. 070240037, centro prenotazioni 0269682445,
Maggiore, tel. 070240069, centro prenotazioni 848867067,
Sixt, tel. 3473095890, centro prenotazioni 199100666,

On the road tra mare e colline sassaresi

Il mare stanca, si sa. Con il caldo di questi giorni (11 ottobre!) sarebbe il caso di approfittarne ancora, è vero, ma il pensiero di ombrelloni-spiaggini-teli-eccetera in questo weekend lascia il posto ad un più rilassante percorso natura.
La fidata Panda è già calda, piccola sosta alla stazione di carburante (con quello che costa la benzina se si ferma spingo io), pronti via!
Il percorso che vi presento oggi parte da San Gavino di Porto Torres e arriva al Crocifisso di Bulzi.
Il tempo di percorrenza in auto è di circa 1 ora, per 50 chilometri circa di sviluppo.

1^ tappa: San Gavino, Porto Torres. La bellissima chiesa di San Gavino, intitolata al martire della comunità cristiana nel 304, sorge nell'area della necropoli. Costruita sopra due chiese più antiche risalenti al V - VI secolo, fu cattedrale della diocesi turritana fino al 1441. Nel XVII secolo venne interessata da scavi che fecero emergere le reliquie ritenute di San Gavino, Proto e Gianuario, con la conseguente costruzione della cripta. La pianta di San Gavino, post 1050, è costituita da un'aula divisa in tre navate e due absidi. Tale articolazione con doppia abside è sicuramente atipica: tuttora gli studiosi si interrogano sulla sua funzione. L'esterno è costruito in conci di calcare della Nurra.

2^ tappa: Nostra Signora, Tergu. La costruzione è elencata fra i possedimenti sardi dei cassinesi nelle porte bronzee dell'abbazia di Montecassino (risalenti al 1120 circa). La sua costruzione comprende due differenti fasi edilizie: la prima al momento della fondazione, prima del 1120, la seconda risalente alla fine del XII secolo. A quest'ultima risale la bellissima facciata, caratterizzata da bicromia, colonnine a zig zag e decorazioni di ruote intarsiate. La pianta è a croce commissa con presbiterio rettangolare.

3^ tappa: San Pietro del Crocefisso, Bulzi. La chiesa deve il suo nome alla Deposizione, scultura lignea conservata un tempo al suo interno. L'edificio romanico è frutto di due fasi costruttive, una degli inizi e l'altra della fine del XII secolo. A quest'ultima risalgono la sopraelevazione dell'aula, in origine a navata unica, il transetto e la realizzazione della facciata caratterizzata dall'alternanza di pietre calcaree e vulcaniche. Tale bicromia è ripresa all'interno nell'abside e nelle volte a botte del transetto. Il portale è sormontato da una lunetta in cui è inserita una formella con figure umane.

Quattro modi per arrivare a Cagliari dall'aeroporto di Elmas


L’aeroporto di Cagliari - Elmas è situato a circa 11 chilometri dal capoluogo ed è lo scalo aereo più importante della Sardegna. Raccoglie infatti circa la metà del traffico aereo in partenza e arrivo.
La struttura è articolata su tre piani:
- il primo livello è destinato agli arrivi nazionali ed internazionali
- il secondo livello alle partenze
- il terzo livello è occupato dagli uffici amministrativi
Una volta atterrati incontriamo subito l'ufficio di assistenza bagagli. Lasciata l’area riservata agli arrivi sulla sinistra troviamo un info-point (aperto dalle 8 alle 24) per le prime informazioni su trasporti e ricettività alberghiera.
Dunque, se fino ad ora gli imprevisti ci hanno risparmiato possiamo concentrarci sul modo migliore di arrivare a Cagliari. Le alternative sono:

1. Autonoleggo: sono presenti nello spazio arrivi numerose compagnie di autonoleggio locali. Fuori dall’area arrivi, a circa 100 metri sulla destra, troviamo il parco macchine di altre cinque compagnie di autonoleggio: Avis, Hertz, Europcar, Sixt, Maggiore. In auto il tempo di arrivo in città è di circa 8/10 minuti.

2. Autobus pubblico: Il collegamento è assicurato dall'azienda ARST, che ci porterà fino alla sua autostazione collocata di fronte al porto di Cagliari. Qui troveremo tutti gli autobus verso le principali destinazioni dell'isola oppure potremo raggiungere la stazione delle Ferrovie dello Stato, situata a qualche decina di metri di distanza. Per gli orari dell'autobus che parte dall'aeroporto possiamo consultare direttamente il sito ARST. Il prezzo del biglietto del bus navetta è fissato a € 4,00 per persona sola andata. E' possibile eseguire bigliettazione a bordo con sovrapprezzo.

3. Autobus privato: il servizio è assicurato dalle autolinee Pani che effettuano partenze regolari, con arrivo innanzi alla stazione ARST, negli orari: 10.32; 13.32; 17.47; 23.11.


4. TAXI: sostano all'uscita del termina ‘arrivi’. Il costo medio per una corsa ordinaria verso il centro di Cagliari è di circa 12-15 euro.

Questo blog nasce dalla passione per la Sardegna. Si chiama Sardiniatour perché farà visita a tutti i 377 comuni dell'Isola alla scoperta di itinerari, gastronomia, suggerimenti e quanto altro può essere utile al viaggiatore curioso.

motori di ricerca